Il Guardiano degli Innocenti - Geralt di Rivia I

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»Shang Xiang
CAT_IMG Posted on 10/2/2018, 18:28 by: »Shang Xiang     Top   Dislike
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Il Guardiano degli Innocenti (Geralt di Rivia I)
~ Geralt, the witcher


©Shang Xiang
Un libro uscito nel 2010 (in Italia), ed io avrei voluto scoprire il mondo di Geralt di Rivia un bel po' prima della scorsa estate, ma d'altronde c'è il detto "meglio tardi che mai". Il mondo di Geralt di Rivia mi ha letteralmente trascinata in un'abisso, da cui ancora posso evitare di uscire grazie alla saga originale di Andrzej Sapkowski. Quindi, anche senza il videogame, posso continuare a seguire lo strigo nelle sue avventure.
Ho terminato "Geralt di Rivia I - Il Guardiano degli Innocenti" a mezzogiorno, e così a mente fresca voglio lasciare il mio commento. Parto dal fatto molto positivo riguardante la scorrevolezza di lettura... perchè ogni volta che riemergevo qualche attimo dalle pagine, ne leggevo il numero, allora poi tornavo da dove avevo ripreso, e mi stupivo del numero di pagine lette. E' scritto benissimo, la traduzione deve essere stata davvero fedelissima, ho letto infatti che l'autore ha preteso che si traducesse nelle varie lingue partendo esclusivamente dal polacco. E direi che ha fatto bene.
Ora procederò sotto spoiler, perchè chi non ha giocato a "The Witcher" prima, e ne letto i libri, potrebbe ricevere troppe anticipazioni.

[AVVISO SPOILER]
- da qui in avanti sono svelate parti del libro -

L'impatto iniziale di lettura era stato positivo, e man mano che proseguivo non potevo far altro che amare pagina dopo pagina sempre di più questo fantasy. Ritrovare il Geralt che ho conosciuto prima nel videogame e anche Dandelion/Ranuncolo (preferirei Dandelion sinceramente), e Rutilia, la cavalla fedele (che nel videogioco si chiama Roach, povera cavalla). E infine Yennefer, una maga dai capelli neri e gli occhi viola, che mi pare abbiano reso alla perfezione anche nel videogame, perchè non riesco a farmela piacere, o almeno, sono sentimenti costrantanti che vergono di più sul "non la sopporto"; non brilla certo di simpatia. Poi, potrei sbagliarmi, ma per saperlo devo leggere i restanti sette libri.

Le varie storie mi sono piaciute tutte, o quasi. Quella di Blaviken non mi è piaciuta molto. Nel videogame lo chiamavano "il macellaio di Blaviken" e io non potevo ancora capire perchè, ora che lo so, pensavo fosse una cosa ben più catastrofica, per quanto abbia comunque ucciso alcuni uomini affettandoli, al centro di una piazza. E Renfri, non ho compreso bene se è diventata cattiva perchè la trattavano male, o perchè davvero centrasse il Sole Nero. Potrei aver prestato poca attenzione io probabilmente, ma posso sempre rileggere quella parte volendo.

Mi sono piaciuti i riferimenti alle favole che sono riviste in chiave più macabra spesso e volentieri.
In una delle storie incontriamo Crach an Craite di Skellige, ma qui è ancora un giovane in cerca di moglie. E ora grazie al libro so a cosa si riferivano in The Witcher 3, quando Geralt dovette partecipare al torneo in una delle missioni e poteva scegliere il blasone di Geralt di Rivia, o quello di Ravix di Tetracorno, identità che gli venne imposta per nascondere quella vera, quando è stato invitato al palazzo della regina Calanthe. Nel videogame c'erano tante informazioni contenute in libri che si potevano acquistare (o trovare/rubare) ma ce n'erano in quantita immani e spesso non li leggevo perchè mi annoiavo quasi subito. Nel videogame nelle successive giocate ho scelto quello di Ravix perchè il copri-armatura non somigliava ad una tovaglia da pic-nic come quella di Rivia. Piccolo dettaglio, ma che a me infastidiva :u_u:

Arrivo poi alla storia "l'ultimo desiderio", dove Geralt e Yennefer si incontrano per la prima volta. Nel videogame avevo fatto la missione dal medesimo titolo, e lì si ritrovano a cercare un'altro genio a Skellige per poter annullare il precedente desiderio che li teneva legati, espresso da Geralt. E poi decidevo se farlo stare con Yen oppure no. Nel videogame comunque era opera della fantasia dei CD Project Red basata sui racconti di Sapkowski, quindi non ufficialmente riconosciuta dall'autore originario.
E' stato un bel racconto, però Yennefer ha un carattere davvero impossibile, e continuo quindi a preferire Triss Merigold (che non compare in questo primo libro), e almeno nel videogame si può decidere di far stare Geralt con lei.

Nel finale, invece si rimane in sospeso... una sacerdotessa vede il futuro di Geralt che viene massacrato.
Purtroppo nel videogame mi sono spoilerata come termina la saga letteraria di Geralt, non sapendo che era così pieno di anticipazioni sui libri, lo avevo giocato senza pensieri, e quando me n'ero resa conto ormai ci stavo dentro fino al collo, e non avevo comunque intenzione di interromperlo.

[FINE SPOILER]

Sono soltanto al primo, ma ho già pronto per la lettura il secondo "La spada del destino", e questa saga la voglio consigliare assolutamente. Ti prende fin da subito, e la lettura come scrivevo all'inizio, è davvero molto scorrevole. E' un fantasy medievale scritto davvero benissimo, colmo di storie, sangue, sentimenti, esseri mitologici e di fantasia, favole riviste e macabre, leggende... un mix di cose che rende questa saga davvero interessante.

See ya

Edited by »Shang Xiang - 25/9/2019, 16:40
 
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