Imrhien finalmente ritrova il suo amato e scopre che non era un dainnan, ma il Re-Imperatore in incognito... non me lo aspettavo davvero.
Poi la volta del rifugio su un isola non lontanissima protetta da incantesimi anti unseelie, e dove solo chi conosceva il metodo per accedervi, poteva passare. Questa parte la trovo decisamente meglio di quella dove era nella corte del Re-Imperatore, un castello creato in stile marino, creature marine come sirene e altre specie simili, e piccole storielle interessanti. Poi l'arrivo di una tempesta terribile, e Imrhien pensando fossero umani, permette a tre sopravvissuti di entrare nella barriera per mettersi in salvo... ma non erano umani. Da lì sull'isola cominciano strani avvenimenti, terremoti, e alla fine la catastrofe. L'intero villaggio e la corte devono immediatamente evacuare l'isola, i vascelli tentano di allontanarsi il più in fretta possibile, ma vengono colpiti inesorabilmente da onde così alte da non vederne nemmeno la fine, mentre sull'isola ormai tutto viene mangiato dalla lava, e l'intera isola alla fine affonda tornando negli abissi da cui era emersa secoli prima... il naufragio dei sopravvissuti persiste, e alla fine si ritrovano solo in quattro. Nessuno di loro sa dove siano finiti gli altri, e se siano sopravvissuti.
Sia in cielo che in terra si abbatte una foschia di ceneri che perdura per dei giorni...
Insomma, da come è stato descritto il tutto, non potevo fare a meno di provare una forte suspance, perchè non fai altro che domandarti che cosa potrà succedere...
Dopo un paio di giorni Imrhien decide che è ora di cercare la verità su quegli attacchi mirati a lei, di cui ormai ne ha la certezza, e ritrovare la sua memoria perduta. Raggiunge il luogo dove le dissero di averla ritrovata priva di sensi (all'inizio del primo libro). E finalmente la storia si fa veramente interessante, perchè Imrhien scopre di chiamarsi Ashalind e che viveva in Avlantia essendo della razza talith, e proviene dai tempi dei primi Re-Imperatori, praticamente da quei tempi la separa un millennio! Ci sono rimasta talmente stupita, e confusa perchè cercavo di immedesimarmi nella protagonista... una cosa così sconvolgerebbe davvero, o porterebbe alla pazzia pure... ma lei non è immortale, è a causa del tempo che scorre diversamente nel regno dei Faèran, esseri fatati e perfetti, chiunque creda di passare pochi minuti in quel Regno, tornando a Erith scopre invece che sono passate settimane...
Durante la chiusura definitiva delle tre porte che collegavano quel regno (per opera del principe faèran), al regno di Erith, lei si ritrova a metà della via, ma indugia ad uscire per riflettere, dimenticandosi che il tempo che trascorre lì, a Erith costituisce settimane, anni, secoli... e si ritrova quindi nella Erith di mille anni più tardi, alla ricerca del Re dei Faèran... ora resa più difficile dal passaggio di quel millennio, seppure i Faèran sono immortali...
Questa cosa mi ha proprio spiazzata, alla fine tante cose si ricollegavano alla scomparsa dei faèran secoli addietro. E tutto iniziò da quella bambina di nome Ashalind che non potè seguire il pifferaio con gli altri bambini a causa di una gamba rotta che non era ancora guarita.